Paradisi Fiscali - Sussistenza Delle Esimenti - Orientamento dell'Agenzia delle Entrate

L'art. 110 co. 11 del TUIR prevede che il regime di indeducibilità dei costi riservato alle operazioni con imprese residenti in Stati o territori a fiscalità privilegiata non si applichi nel momento in cui le imprese residenti forniscono la prova:
- che le imprese estere svolgono un'attività commerciale effettiva;
- che la transazione risponde ad un effettivo interesse economico e che la stessa ha avuto regolare esecuzione. 

Scarica

Read More

Necessario il Mantenimento delle Merci "Nello Stato di Origine" per il Regime di Sospensione dell'IVA

Il regime IVA delle importazioni in sospensione d’imposta in attesa della dimostrazione della destinazione finale comporta necessariamente che le merci, provenienti da Paese terzo e destinate a soggetto residente in altro Paese UE, mantengano la loro identità. Tale esigenza, che ha l’evidente finalità di evitare le frodi, costituisce una caratteristica del sistema doganale comunitario, nelle diverse ipotesi in cui è ammesso il differimento degli obblighi di pagamento dei diritti d’importazione, l’obbligo di mantenimento della merce nello stato in cui viene introdotta nel territorio UE, mentre successive manipolazioni e trasformazioni usuali devono essere costantemente sottoposte al controllo e alla previa autorizzazione dell’autorità doganale.

Scarica

Auto Aziendali e Pedaggi, il Fisco in Fuorigioco

Con la circolare 55/E del 12.10. 2007, l'Agenzia delle Entrate ha illustrato le novità del regime IVA per le auto, in materia di istanze di rimborso ed eventuali rettifiche di operazioni già registrate, a seconda del periodo di effettuazione (ante sentenza 228/2005, sino alla decisione del Consiglio dell'UE 2007/441 e dopo questa). 

Scarica

Il Solo Impiego di Denaro non fa Riciclaggio

L'attuazione della direttiva n. 2005/60/CE in materia di antiriciclaggio (recepita con il D.Lgs. 109/2007 per la parte sull'antiterrorismo) procede con la diffusione di una "bozza" che dovrebbe essere a breve approvata dal Consiglio dei Ministri. Tra le novità, la normativa non richiama più, quali reati-presupposto degli obblighi, gli artt. 648-bis e 648-ter c.p., ma fornisce, ai sensi dell'art. 2 della bozza, una definizione di "riciclaggio" vero e proprio.

Scarica

Ma chi Vende in Fabbrica Non Può Fare lo 007

La Corte di Giustizia, con le sentenze emesse il 27.9.2007, enfatizza la buona fede del contribuente, che non può essere scalfita da successive indagini fiscali riguardanti il comportamento del cliente, in quanto il fornitore, non disponendo di poteri istruttori, non può avvalersi di strumenti propri dell'Amministrazione finanziaria.

Scarica

Filiali Estere e Disciplina CFC: Rassegna degli Orientamenti dell'Agenzia delle Entrate

La normativa adottata in Italia in riferimento alle imprese estere controllate, residenti in Stati a fiscalità privilegiata, è disciplinata dall’art. 167 del TUIR (originariamente art. 127-bis del TUIR); l'Agenzia delle Entrate, con diverse risoluzioni (cfr. risoluzioni n. 191/E e 63/E del 2007), ne ha chiarito l'ambito di applicazione in merito agli utili distribuiti dalla società black list, eccedenti il reddito già tassato per trasparenza, e le esimenti legali per la disapplicazione della disciplina in commento.

Scarica

Le Insidie della 'Bolla' del Credito Facile

La bolla delle dot com, cioè dei prezzi dei titoli tecnologici, che si era gonfiata nella seconda parte del decennio 1990 e che è esplosa nel 2000 con il crollo dei titoli azionari, e in particolare dell'indice Nasdaq, era facile da capire. Rapporto prezzi/utili alle stelle, valore di borsa di società tecnologiche che in breve superava quello della Fiat (in Italia) e quello della General Motors (in America), rialzi parabolici dei prezzi delle azioni: tutto questo faceva pensare allora che, prima o poi, ci sarebbe stato il redde rationem. E ci fu al punto che l' indice Nasdaq 100, che pure comprendeva solo le 100 società più affermate in campo tecnologico, scese dell' 80% (diciamo da 5000 punti a 1000) e i titoli delle piccole società subirono ribassi anche del 99%, quando non fallirono. La rottura della bolla delle dot com trascinò al ribasso anche i prezzi dei titoli di società della vecchia economia.

Scarica

Gli Stati Uniti si Sono Messi in Trappola

Le bolle speculative sono più facili da gonfiare che da mantenere in vita. La bolla immobiliare negli Stati Uniti sta cominciando a sgonfiarsi e i rischi dell'economia USA e globale sono più grandi che nel 2000 alla vigilia del crollo dei mercati azionari e sono più grandi a causa degli squilibri che si sono determinati in parte a seguito della bolla immobiliare e del suo scoppio. Vi sono tutte le condizioni perché il consumatore americano indebitato fino gli occhi tiri i remi in barca, causando anche un crollo dell'import statunitense e per questa via una recessione globale. Infatti, non bisogna dimenticare che il motore della crescita economica è il credito. Il credito totale interno degli Stati Uniti è passato dal 150% del Pil nel 1969 al 240% nel 1990 e al 340% di oggi.

Scarica

Tempi Maturi per Rivedere i Reati Tributari

La relazione finale della Commissione di studio sull'imposizione fiscale delle società (cd. Commissione Biasco) si sofferma anche su alcuni aspetti del sistema penale tributario, sottolineando, tra l'altro, la necessità di:
- escludere la rilevanza penale, ai fini della fattispecie di dichiarazione infedele (art. 4 del D.Lgs. 74/2000), del semplice spostamento di componenti del reddito da un esercizio d'imposta ad un altro;
- modificare la soglia di punibilità connessa all'imposta evasa (103.291,38 euro) nell'ambito della medesima fattispecie, introducendo un criterio graduato e proporzionato al volume d'affari del contribuente.

Scarica

Read More

La Norma Attuativa Va Oltre la Finanziaria

Al fine di contrastare l'indebita effettuazione delle compensazioni, i titolari di partita IVA, entro il 5° giorno precedente quello in cui intendono effettuare l'operazione di compensazione per importi superiori a 10.000 euro, comunicano telematicamente all'Agenzia delle Entrate l'importo e la tipologia dei crediti oggetto della successiva compensazione. La mancata comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate al contribuente, entro il 3° giorno successivo a quello di comunicazione, vale come silenzio-assenso. La bozza del provvedimento attuativo sulla comunicazione preventiva fornisce interpretazioni discutibili in ordine al limite di 10.000 euro ed al possibile superamento del silenzio-assenso. Si afferma, infatti, che: a) il limite in questione deve essere riferito non a ciascuna operazione, ma al complesso delle operazione effettuate nell'ambito dell'anno solare; b) la comunicazione del diniego oltre il termine di 3 giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione effettuata dal contribuente impedisce operazioni di compensazione non ancora operate entro il 5° giorno successivo alla ricezione del diniego. Sul punto è stato rilevato anche come, trattandosi di affermazioni in contrasto con la disposizione normativa di riferimento, dovrebbero essere, ai fini penali (art. 10-quater del DLgs. 74/2000), disapplicate dal magistrato.

Scarica