Stati Uniti: un Primo Bilancio sulla Riforma Fiscale in Vigore nel 2018

La novità di maggior rilievo, introdotta dal Tax Cuts and Jobs Act del 2017, è rappresentata dall’introduzione di una flat tax in relazione ai redditi prodotti dalle società, c.d. Corporation Tax, che segna l’abbandono a livello federale del sistema progressivo previgente.

L’intento della riforma fiscale americana è quello di sostituire l’attuale sistema fiscale di tassazione a base mondiale, con un sistema a base semi-territoriale; circostanza che agirà al fine di evitare il c.d. effetto lock out per utili che multinazionali conseguono da società estere controllate, talvolta presso Paesi a fiscalità privilegiata. Alle aliquote differenziate sulla base di scaglioni si sostituisce un’aliquota forfettaria pari al 21% che, con riferimento alle imprese con redditi superiori ai 10 milioni di dollari, comporta una significativa riduzione rispetto alle precedenti aliquote del 34-35%.

L’intervento consente agli Stati Uniti di abbandonare le prime posizioni nella classifica condivise, fino al 2017, con la Francia ed il Belgio, le cui imposizioni sui redditi delle società risultano le più elevate tra gli Stati membri dell’OCSE.

Pubblicato su: il fisco 40/2018

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