OIC, Discussion Paper: l’Importanza del Parere degli Stakeholder

Il Forum Bilancio 2019, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con ANDAF, che si è svolto a Milano il 28 febbraio 2019, ha rappresentato l’occasione per l’analisi delle principali novità che hanno interessato i principi contabili nazionali e internazionali, con particolare riferimento al Discussion Paper sui ricavi: il documento è in consultazione fino al 30 giugno 2019 per raccogliere il parere degli stakeholder su alcuni profili critici.
Al X Forum Bilancio si è parlato anche degli effetti delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 139/2015 sui bilanci delle imprese non quotate, del nuovo IFRS 16 relativo alla contabilizzazione dei contratti di leasing e agli strumenti derivati. Si è anche discusso di bilancio, rendiconto finanziario e determinazione del rating delle imprese come modalità di valutazione delle aziende e condizione necessaria per accedere al credito.

Pubblicato su: Ipsoa - 2 marzo 2019

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Resolving Cross-Border Tax Disputes: Developments in the EU and Around the Globe

Cross-border dispute resolution mechanisms have been evolving rapidly in recent years.
The importance of an effective process for enforcing bilateral double tax agreements and for avoiding double tax issues more generally cannot be understated. Two critical tools in this regard are the mutual agreement procedure and arbitration.
The final report on action 14 of the OECD’s base erosion and profit-shifting project focuses on the improvement of tax dispute resolution. Along with the changes that the multilateral instrument makes to article 25(5) of the model convention, the OECD’s work is inspiring international change.

Pubblicato su: TAX NOTES INTERNATIONAL - febbraio 25, 2019

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Fiscalità di Bilancio: verso la Nuova Imposta sui Servizi Digitali

Quali sono le novità che hanno interessato il campo della fiscalità sia a livello nazionale sia in ambito internazionale? E quali sono gli sviluppi attesi? Il X Forum Bilancio, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con ANDAF, in programma a Milano il 28 febbraio 2019 presso Assolombarda, sarà l’occasione per approfondire le proposte europee per la tassazione dell’economia digitale, la nuova imposta sui servizi digitali, la cui introduzione è stata prevista dalla legge di Bilancio 2019, e le novità sul transfer pricing.

L’imposta sui servizi digitali (ISD) prevista dalla legge di Bilancio 2019 recepisce quanto indicato dalla Commissione europea con la proposta di direttiva COM(2018) 148 del 21 marzo 2018, non ancora attuata all’interno dell’Unione Europea per il mancato raggiungimento dell’unanimità tra gli Stati membri UE.

Pubblicato su: Ipsoa - 15 febbraio 2019

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Nuova Disciplina dell’Exit Tax: Estensione dell’Ambito Applicativo e Richiamo al Valore di Mercato

In attuazione di quanto previsto dalla Direttiva ATAD I (Direttiva UE 2016/1164), come modificata dalla Direttiva ATAD II (Direttiva UE 2017/952), l’art. 2 del D.Lgs. 29 novembre 2018, n. 142 (di seguito, il “Decreto”) ha apportato significative novità alla disciplina domestica in materia di exit tax.
Nello specifico, l’attuazione della disposizione di cui all’art. 5 della Direttiva ATAD I rubricato “imposizione in uscita” ha determinato la sostituzione dell’art. 166 del T.U.I.R. il quale si occupa del trasferimento all’estero della residenza dei contribuenti che sono imprese commerciali.
Si ricorda che la disciplina della c.d. exit tax, contenuta nella precedente formulazione della norma di cui all’art. 166 T.U.I.R., disponeva che il trasferimento all’estero della residenza, per i soggetti che esercitano imprese commerciali, qualora determini perdita della residenza ai fini delle imposte sui redditi, costituisce realizzo al valore normale dei componenti dell’azienda o del complesso aziendale, salvo che gli stessi non siano confluiti in una stabile organizzazione situata nel territorio dello Stato.

Pubblicato su: il fisco 4/2019

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L’Efficace Attuazione dell’Action 14 del Progetto BEPS: le Procedure di “Peer Review and Monitoring Process”

La sentita necessità di rendere maggiormente efficace il meccanismo di risoluzione delle controversie di cui all’art. 25 del Modello di Convenzione OCSE ha reso indispensabile istituire un processo di valutazione e monitoraggio (c.d. Peer Review and Monitoring Process) delle iniziative adottate dagli Stati membri dell’“FTA MAP Forum” per l’attuazione dell’Action 14 del progetto BEPS.

L’istituzione del meccanismo in questione si è reso indispensabile per assicurare l’effettiva implementazione degli standard minimi previsti dall’Action 14 al fine di conferire maggiore efficacia alle procedure di risoluzione amichevole delle controversie (c.d. Mutual Agreement Procedure o “MAP”).

Il processo di peer review e di monitoring è delineato in maniera dettagliata all’interno del documento “BEPS Action 14 on More Effective Dispute Resolution Mechanisms - Peer Review Documents”, pubblicato ad ottobre 2016. Il documento si propone di fornire tutte le informazioni necessarie per consentire agli Stati di effettuare una valutazione dei meccanismi di risoluzione delle controversie e si compone di quattro parti.

Pubblicato su: Fiscalità & Commercio Internazionale n. 1/2019

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Politica Fiscale UE: l’Europa verso il Voto a Maggioranza Qualificata

Superare la regola dell’unanimità nel processo decisionale in alcuni settori della politica fiscale dell’UE a favore del voto a maggioranza qualificata: è l’invito della Commissione UE agli Stati membri e al Parlamento europeo. Il passaggio al voto a maggioranza qualificata consentirebbe di attuare proposte rimaste bloccate per anni e di evitare gli ingenti costi connessi ai ritardi.

Ad esempio, l’approvazione della proposta di direttiva che introduce misure per il funzionamento del sistema dell’IVA definitivo potrebbe ridurre l’evasione fiscale; la proposta per una base imponibile comune consolidata consentirebbe di accrescere gli investimenti all’interno dell’Unione europea; la proposta che prevede un’imposta sulle transazioni finanziarie determinerebbe 57 miliardi di entrate annue; 5 miliardi di gettito potrebbero, invece, arrivare dall’introduzione dell’imposta sui servizi digitali.

Pubblicato su: Ipsoa - 24 gennaio 2019

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Cyber-Diplomacy and Digital: Some Legal and Economic Aspects

For thousands of years the human species was constrained to limit its activities and creativity in the planetary space. Today, the Digital Revolution has opened a new space: the cyber-space, removing the limits once and for all.

Cyber-space is understood as a virtual world, a notional environment existing in and due to the network of telecommunication technologies. Although untouchable; it interacts with the physical world in the most dynamic manner with material consequences in the latter. The distinctive features of the cyberspace, deriving from its virtual nature, include:

  1. the lack of physical borders and hence also of national frontiers;

  2. the lack of distance or unification of physical space, meaning potential multiple presence of the event in any number of physical locations;

  3. the nullification of time, since any event can happen in zero-time with a simple click and expanded impact;

  4. anonymity or potential anonymity through the creation of profiles (even multiple ones) by the users.

Pubblicato su: Kluwer International Tax Blog - 8 Gennaio 2019

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Cooperazione tra Fisco e Contribuenti - il Ruolo di ANDAF dal Model Taxpayer Charter alla “Dichiarazione di Ulaanbaatar”

La collaborazione tra fisco e contribuenti rappresenta un principio generale condiviso sia a livello internazionale che nell’ambito dell’ordinamento giuridico interno. il rispetto degli standard di cooperazione, trasparenza e dialogo costituisce lo strumento necessario per contrastare i fenomeni di evasione e elusione fiscale, nonché per implementare la compliance tra contribuenti e amministrazione finanziaria.

1. Rafforzamento della cooperazione tra Fisco e contribuenti: contesto di riferimento

In ambito internazionale la necessità di assicurare un rapporto Fisco-Contribuente, che sia fondato sui principi di cooperazione, fiducia e trasparenza riveste un ruolo primario.
Un primo importante tentativo volto a fornire una risposta a tali esigenze si è avuto nel febbraio 2014 con il Model Taxpayer Charter, predisposto da tre associazioni professionali (CFE, AOTCA e STEP), rappresentative dei professionisti in materia fiscale nel mondo, il quale costituisce un importante riferimento per la definizione a livello globale di uno Statuto del Contribuente.

Pubblicato su: ANDAF Magazine n. 1/2019

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Contrasto al Fenomeno del cd. “Treaty Shopping”: il Nuovo Art. 29 del Modello di Convenzione OCSE 2017

La nuova formulazione dell’art. 29 del Modello di Convenzione OCSE 2017, in conformità alle indicazioni fornite dall’OCSE, prevede specifiche disposizioni volte a prevenire e contrastare i cd. fenomeni di “treaty shopping”.
La disposizione in questione si pone in linea con gli obiettivi perseguiti dalla Convenzione Multilaterale la quale rappresenta un importante strumento di contrasto all’elusione fiscale internazionale con lo scopo di implementare in un contesto multilaterale le misure previste nel quadro del Progetto BEPS.

Pubblicato su: “La gestione straordinaria delle imprese” n. 6/2018

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Do the EU’s Open Internet Regulation And Proposed Digital Services Tax Threaten the Digital Single Market?

The EU’s digital single market serves as the framework for its efforts to exploit digital opportunities and achieve sustainable growth and development in the modern era. Some of the EU’s undertakings have sparked heated debates regarding their suitability for effectively pursuing their stated objectives.

This article examines two of these initiatives — the Telecommunications Single Market Regulation, adopted in 2015, and the recently proposed digital services tax (DST) — and the risks they may pose to the digital single market.

Pubblicato su: TAX NOTES INTERNATIONAL - Ottobre 15, 2018

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Contrasto all’Elusione Fiscale Internazionale: il Recepimento della Direttiva ATAD I e Successive Modifiche

In data 8 agosto 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Decreto legislativo recante attuazione della Direttiva 2016/1164/UE (c.d. Anti Tax Avoidance Directive o ATAD I), come modificata dalla Direttiva 2017/952/UE (ATAD II), con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’erosione della base imponibile nonché di rendere effettivo il principio per cui ogni società è tenuta a pagare le imposte nel luogo in cui gli utili e il valore vengono generati.

Con le Direttive ATAD I e ATAD II l’Unione Europea intende contrastare l’elusione fiscale internazionale, garantendo maggiore tutela agli Stati membri nei confronti di pratiche di pianificazione fiscale aggressiva che rappresentano un grave rischio per gli equilibri del mercato unico europeo.

Pubblicato su: Fiscalità & Commercio Internazionale n. 12/2018

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McDonald’s Fiscal State Aid Clearance: Questions Still Pending

Following three years of investigation, McDonald’s has been cleared from the charge that it received fiscal state aid from Luxembourg, by virtue of the European Commission’s concluding decision of 19 September 2018. Thus, the Commission seems to have closed one of the various fronts opened in the fiscal state aid area in the last five years, including cases like Apple, Starbucks and Engie. Yet, the war is much ampler and critical questions remain still pending.

From a business perspective, the ongoing fierce debate entails important implications and requires close monitoring. On the one hand, taxpayers need to ensure their timely intervention in cases concerning tax measures from which they themselves or their competitors have potentially benefitted. On the other hand, major part of the Commission’s recent investigations focuses on tax rulings, questioning their validity as an instrument to obtain tax certainty. The outcome of the debate shall determine the expectations taxpayers can place on the tax rulings they have or request from EU Member States and subsequently their alternatives to ascertain their tax liability in the Single Market.

Pubblicato su: Kluwer International Tax Blog - 4 dicembre 2018

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Transfer Pricing e Analisi di Comparabilità: Questioni ancora da chiarire

In conformità alle indicazioni contenute nelle Linee Guida OCSE 2017, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha individuato, con il D.M. 14 maggio 2018, i criteri in virtù dei quali le operazioni da analizzare si considerano comparabili, delineando i fattori di comparabilità o caratteristiche economicamente rilevanti. Restano, tuttavia, alcuni profili critici che richiedono ulteriori approfondimenti, attesi in prossimi provvedimenti di prassi.
In particolare, con riferimento all’analisi di comparabilità, gli aspetti da chiarire riguardano, tra gli altri, il collegamento tra funzioni, beni e rischi relativi alle parti interessate nelle transazioni controllate e catena del valore del gruppo.

Nell’ambito delle transazioni infragruppo, la mancanza di interessi contrapposti nei rapporti economici e commerciali che intercorrono tra imprese consociate non consente di determinare i corrispettivi in linea con il principio di libera concorrenza.

Pubblicato su: Ipsoa 22 novembre 2018

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Italian Tax Agency Clarifies Transfer Pricing Adjustments and VAT

The case in the tax ruling referred to transfer pricing adjustments made to permit the applicant enterprise to reach the minimum profit level provided in the group TP policy.

Specifically, the applicant company provided goods and services to a related company. According to an agreement between them, the former received remuneration from the latter for the difference between the amount of profit actually realised and the amount of profit at arm’s length. The question raised was whether or not such remuneration was relevant for VAT purposes.

Pubblicato su: TP Week - 7 novembre 2018

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Web Tax: Quali Progressi per l’Imposta sui Servizi Digitali?

L’ECOFIN del 6 novembre 2018 si è occupato anche di web tax. Due gli elementi su cui si è concentrata la discussione: i presupposti per l’applicazione dell’imposta e la c.d. sunset clause. Sotto quest’ultimo profilo, tutti gli Stati membri sono concordi nel ritenere che l’imposta sui servizi digitali debba considerarsi come misura temporanea, che dovrà decadere qualora l’OCSE dovesse approvare iniziative e soluzioni di portata globale in merito alla digital economy. Per l’Italia, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Tria ha ribadito l’interesse dello Stato italiano a trovare, entro la fine dell’anno, un’intesa con gli altri Stati in merito alla digital services tax, ribadendo tuttavia che - in mancanza di un accordo - l’Italia provvederà in via autonoma all’introduzione dell’imposta.

Pubblicato su: Ipsoa - 7 novembre 2018

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