Cooperazione Internazionale tra i Consulenti Fiscali nella Dichiarazione di Ulaanbaatar

Il 12 settembre 2018 è stata firmata la Ulaanbaatar Declaration avente l’obiettivo di delineare le 10 priorità chiave in ambito di tassazione internazionale. Promotrice di tale iniziativa è la Global Tax Advisers Platform (c.d. GTAP) di cui fanno parte, in qualità di membri, CFE (CFE Tax Advisers Europe), AOTCA (Asia Oceania Tax Consultants’ Association) e WAUTI (West Africa Union of Tax Institutes).

La Global Tax Advisers Platform è una piattaforma che accoglie diverse organizzazioni nazionali ed internazionali di professionisti occupantesi della materia fiscale nel mondo.

La GTAP rappresenta, ad oggi, più di 600.000 consulenti fiscali in Europa, Asia e Africa, e si propone quale obiettivo principale quello di contribuire alla creazione di un sistema fiscale globale equo ed efficiente. Tale scopo e` perseguito mediante l’impegno al riconoscimento dei diritti e degli interessi dei contribuenti nonché alla tutela del ruolo rivestito dai consulenti tributari.

La constatazione secondo cui un sistema fiscale avente le caratteristiche di equità ed efficienza può favorire un miglioramento generale dei servizi, della collaborazione tra consulenti, contribuenti e autorità fiscali nonché un aumento del rispetto reciproco, ha costituito l’occasione per l’elaborazione di “10 Key Priorities” da parte della GTAP.

Pubblicato su: il fisco 41/2018

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L’Imposta Societaria nella UE. Il Framework Normativo per una “Tax Good Governance”

L’individuazione e l’implementazione di misure per un’equa ed efficiente tassazione societaria e di una “Tax Good Governance” costituiscono ambiti di priorità assoluta per l’Unione europea.

Obiettivo degli organismi europei è quello di individuare e arginare ogni forma di evasione, di incrementare il gettito fiscale e di creare un contesto di fiscalità europea orientata a favorire la crescita e lo sviluppo del Mercato unico.

A tal fine, nel giugno 2015, la Commissione europea, mediante l’emanazione della Decisione C(2015) 4095, ha prolungato il mandato della “Platform for Tax Good Governance, Aggressive Tax Planning and Double Taxation”, già attiva dal 2013 sul tema della governance fiscale, in raccordo anche con il lancio del piano di azione per un’equa ed efficiente tassazione societaria nel contesto europeo (“EU Action Plan for Fair and Efficient Corporate Taxation”), istituendo una apposita Commissione di esperti.

Pubblicato su: CNDCEC - Documento di Ricerca 26 ottobre 2018

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Digitalization. Making the Best out of International Taxation’s Disrupters

International taxation is undergoing the most tremendous overhaul of the last 100 years. New standards have been identified at international level, bilateral tax treaties are re-negotiated in a multilateral context, discussions are ongoing on the next changes.

The outburst of the transformation is usually identified about five years ago, when the OECD launched its Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) Project, in 2013. However, the change had in fact started much earlier, when new technologies began revolutionizing our every-day lives. Distances shortened. Time intensified. A new world order arose, where virtuality is the new reality and ideas the new gold.

Pubblicato su: Finance&Gestion - n. 363 - October 2018

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Il Recepimento della Direttiva ATAD I (come modificata dalla Direttiva ATAD II) da parte dell’Italia

In data 8 agosto 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Decreto Legislativo attuativo della legge di delegazione europea per il recepimento della Direttiva 2016/1164/ UE, recante le norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno, e della Direttiva 2017/952/UE relativa ai disallineamenti da ibridi con i Paesi terzi.

La Direttiva 2016/1164/UE (c.d. “ATAD I”) disciplina le pratiche di elusione fiscale incidenti direttamente sul funzionamento del mercato interno. L’ATAD I è stata approvata il 12 luglio 2016 dal Consiglio dell’Unione Europea, a seguito della proposta presentata dalla Commissione Europea nell’ambito del c.d. “pacchetto antielusione” [COM(2016) 26].

Tale Direttiva è stata successivamente modificata dalla Direttiva 2017/952/UE (c.d. “ATAD II”) avente ad oggetto le norme relative ai disallineamenti da ibridi con i Paesi terzi. Obiettivo delle disposizioni contenute nelle Direttive ATAD I e ATAD II è quello di contrastare i sistemi più diffusi di elusione fiscale, garantendo maggiore protezione agli Stati membri avverso le pratiche di pianificazione fiscale aggressiva in grado di minare gli equilibri del mercato unico europeo.

Pubblicato su: La gestione straordinaria delle imprese 5/2018

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Stati Uniti: un Primo Bilancio sulla Riforma Fiscale in Vigore nel 2018

La novità di maggior rilievo, introdotta dal Tax Cuts and Jobs Act del 2017, è rappresentata dall’introduzione di una flat tax in relazione ai redditi prodotti dalle società, c.d. Corporation Tax, che segna l’abbandono a livello federale del sistema progressivo previgente.

L’intento della riforma fiscale americana è quello di sostituire l’attuale sistema fiscale di tassazione a base mondiale, con un sistema a base semi-territoriale; circostanza che agirà al fine di evitare il c.d. effetto lock out per utili che multinazionali conseguono da società estere controllate, talvolta presso Paesi a fiscalità privilegiata. Alle aliquote differenziate sulla base di scaglioni si sostituisce un’aliquota forfettaria pari al 21% che, con riferimento alle imprese con redditi superiori ai 10 milioni di dollari, comporta una significativa riduzione rispetto alle precedenti aliquote del 34-35%.

L’intervento consente agli Stati Uniti di abbandonare le prime posizioni nella classifica condivise, fino al 2017, con la Francia ed il Belgio, le cui imposizioni sui redditi delle società risultano le più elevate tra gli Stati membri dell’OCSE.

Pubblicato su: il fisco 40/2018

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Bitcoin and Virtual Currencies Are Real: Are Regulators Still Virtual?

It is already ten years that the bitcoin is on the market; and twenty years from the primary conception by Wei Dan of a currency exploiting cryptography. Yet, only today is the bitcoin on the main headlines of daily newspapers and TV newscasts all around the world and its value fluctuations closely monitored on a number of websites. If a couple of years ago virtual currencies were a topic for policy-making elites, nowadays they have reached all classes, irrespective of profession and interests.

The virtual currency market is evolving with the speed of light. This should not be a surprise though, taking into account the parallel ongoing development of digital economy. Both, virtual currencies and digital economy provoke concerns, mainly due to the lack of information, while they also contain the promise of an infinite and innovative potential. The technology behind Bitcoin, blockchain or digital ledger technology, is in fact expected to overhaul the way transactions are performed and records are kept.

Pubblicato su: INTERTAX, Volume 46, Issue 6 & 7

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Piergiorgio Valente Rieletto Presidente CFE Tax Advisers Europe

Piergiorgio Valente è stato rieletto alla Presidenza della CFE Tax Advisers Europe, per il biennio 2019-2020. Il Presidente, eletto per il secondo mandato, esprime la sua soddisfazione per il riconoscimento ricevuto affermando di essere pronto ad affrontare i temi più rilevanti che interessano la professione al fine di contribuire alla creazione di un sistema fiscale globale equo ed efficiente nonché di rafforzare il rispetto reciproco tra consulenti, contribuenti e autorità fiscali.

È ancora Piergiorgio Valente il Presidente il Presidente CFE Tax Advisers Europe: è stato rieletto per il biennio 2019-2020. Piergiorgio Valente è stato già Presidente CFE Tax Advisers Europe per il biennio 2017-2018; è inoltre delegato presso la Commissione europea nella Platform for Tax Good Governance, Aggressive Tax Planning and Double Taxation in rappresentanza della CFE.

Valente, eletto per il secondo mandato, esprime la sua soddisfazione per il riconoscimento ricevuto affermando di essere pronto ad affrontare i temi più rilevanti che interessano la professione al fine di contribuire alla creazione di un sistema fiscale globale equo ed efficiente nonché di rafforzare il rispetto reciproco tra consulenti, contribuenti e autorità fiscali.

Pubblicato su: Ipsoa - 02 ottobre 2018

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Consulenti Fiscali: 10 Priorità per Migliorare il Sistema Fiscale Globale

Il 12 settembre 2018 è stata firmata la Dichiarazione di Ulaanbaatar, emessa dalla Global Tax Advisers Platform (GTAP), la piattaforma internazionale che rappresenta più di 600.000 consulenti in Europa, Asia e Africa e che persegue l’obiettivo di contribuire alla creazione di un sistema fiscale globale equo ed efficiente. La Dichiarazione individua 10 priorità necessarie per migliorare il sistema fiscale nazionale ed internazionale, nonché la cooperazione internazionale tra i consulenti fiscali: si va dal proporre idee per la creazione di un nuovo sistema che restituisca fiducia al contribuente, alla messa a disposizione degli operatori del settore di strumenti e conoscenze per affrontare la nuova era digitale.

Pubblicato su: Ipsoa - 29 settembre 2018

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“The Ulaanbaatar Declaration”: Global Tax Advisers Platform Signs Declaration Setting Out Key Priorities in International Taxation

On 12 September 2018, the Global Tax Advisers Platform (“GTAP”) issued the Ulaanbaatar Declaration, establishing 10 key priorities for GTAP in pursuing: 

• International cooperation among tax advisers; and 

• Optimisation of the national and international taxation framework.

GTAP was established by CFE, AOTCA and WAUTI, who collectively represent more than 500,000 tax advisers in Europe, Asia and Africa. GTAP is an international platform that seeks to bring together national and international organizations of tax professionals from all around the world. GTAP’s fundamental principle is that taxpayers’ and tax advisers’ interests are better pursued and served within a fair and efficient global tax framework.

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Tassazione della Digital Economy: Verso la Web Tax Europea?

L’impegno assunto dal Ministro dell’Economia e delle finanze italiano e dal suo omologo francese, di attuare in tempi brevi la proposta della Commissione UE istitutiva di un’imposta sui servizi digitali, riflette l’esigenza avvertita in ambito europeo di assicurare misure che siano idonee a garantire che le imprese del web contribuiscano a pagare la giusta quota di imposte. Tuttavia, vi sono alcuni Paesi (tra cui Irlanda, Lussemburgo, Malta, Olanda e, da ultimo, Germania) che hanno espresso la propria posizione contraria, evidenziando come l’UE non possa procedere da sola ma sia opportuno trovare un accordo condiviso a livello internazionale sulla tassazione delle imprese digitali.

Pubblicato su: Ipsoa - 10 settembre 2018

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Scambio di Informazioni e Trasparenza Fiscale: Peggiora il Rating degli USA

Peggiora il rating degli Stati Uniti con riferimento agli standard internazionali in materia di trasparenza fiscale e di scambio di informazioni su richiesta. Nel secondo round di valutazione, pubblicato il 16 luglio 2018, il Global Forum dell’OCSE ha analizzato l’evoluzione del quadro normativo e delle best practices statunitensi rispetto al 2011 (anno in cui la valutazione era stata positiva). L’attività di peer review ha messo in evidenza un peggioramento del rating degli Stati Uniti relativamente alla disponibilità e allo scambio delle informazioni: sono diversi i punti sui quali le autorità statunitensi dovranno focalizzare la propria azione.

Pubblicato su: Ipsoa - 07 settembre 2018

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Cooperative Compliance: A Che Punto Siamo?

Sale a quattordici il numero di società ammesse al regime di adempimento collaborativo o cooperative compliance: con l’adesione, le imprese si impegnano a fornire all’Agenzia delle Entrate in maniera tempestiva e completa le informazioni rilevanti su operazioni idonee a generare rischi fiscali. L’ammissione alla procedura apporta diversi vantaggi alle imprese: una procedura abbreviata di interpello preventivo, l’applicazione di sanzioni ridotte fino alla metà, l’esonero dalla prestazione di garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette.
Quali sono le condizioni per l’accesso al regime?

Pubblicato su: Ipsoa - 04 settembre 2018

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Trasparenza e Scambio Informazioni: San Marino è Conforme agli Standard Internazionali

Dal 2013 San Marino ha continuato ad uniformarsi agli standard internazionali in materia di trasparenza fiscale e allo scambio di informazioni su richiesta. Per questo il Global Forum OCSE ha assegnato alla Repubblica di San Marino un rating complessivo “Compliant”. Il Global Forum ha il compito di promuovere e monitorare l’effettiva trasparenza fiscale sullo scambio di informazioni; quello su San Marino è uno dei sette reports, pubblicati il 16 luglio 2018, aventi ad oggetto l’attività di peer review effettuata nell’ambito del processo di verifica dell’implementazione - da parte delle giurisdizioni statali - degli standard internazionali in tema di scambio di informazioni e trasparenza fiscale.

Pubblicato su: Ipsoa - 03 settembre 2018

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Fattura Elettronica: Quale Ruolo per l’Intermediario?

Gli intermediari, anche non abilitati alla presentazione delle dichiarazioni annuali, possono trasmettere e/o ricevere, attraverso i propri canali telematici, le fatture elettroniche per conto degli operatori economici; solo se appositamente delegati, possono consultare ed acquisire le ricevute di consegna, di impossibilità di recapito ovvero di scarto delle fatture elettroniche, inviate dal Sistema di Interscambio. La consultazione e acquisizione, per conto degli operatori economici, degli originali ovvero dei duplicati delle fatture elettroniche presenti nel portale “Fatture e Corrispettivi” è consentita invece solo agli intermediari abilitati alla presentazione delle dichiarazioni annuali, appositamente delegati.

Pubblicato su: Ipsoa - 29 agosto 2018

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Tassazione della Digital Economy: Vantaggi e Criticità delle Proposte UE

Si è chiusa la pubblica consultazione avviata dal Ministero dell’Economia e delle finanze sul pacchetto di proposte della Commissione UE per la tassazione equa dell’economia digitale.
Pur accogliendo con favore la decisione della Commissione, Confindustria e Assonime hanno messo tuttavia in evidenza alcuni profili critici che richiedono un maggiore approfondimento. In particolare, secondo Confindustria la scelta di sottoporre a imposizione i ricavi anziché i profitti potrebbe comportare effetti disomogenei sulle imprese. Inoltre, l’imposta sui servizi digitali, poiché non è compresa tra quelle contemplate dalle convenzioni multilaterali stipulate in conformità con il modello OCSE, non determinerebbe il riconoscimento di crediti per imposte versate all’estero.

Pubblicato su: Ipsoa - 30 agosto 2018

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