Il Dibattito Internazionale su Scambio di Informazioni e Base Imponibile Unica

Mentre a livello OCSE prosegue l’attività di verifica sui paradisi fiscali e lo studio di alcuni temi riguardanti il «transfer pricing», in ambito comunitario si accende il dibattito sul contenuto della proposta di direttiva sulla base imponibile comune consolidata e sulla tassazione delle transazioni finanziarie.

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Rapporto OCSE 2011: «Tax Planning» Aggressivo e Legittimo

Un ruolo-chiave nella lotta ai fenomeni di cd. pianificazione fiscale «aggressiva» è svolto dalla possibilità di disporre di informazioni tempestive, mirate e complete. Ciò, infatti, consente alle Amministrazioni Fiscali di migliorare l’efficienza delle procedure di «risk assessment» e degli altri strumenti allo scopo disponibili.

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La Proposta di Riforma Fiscale di San Marino L’analisi dei Dati Relativi ai Contribuenti

L’esigenza di coordinare l’ampliamento del gettito fiscale con la riduzione dell’imposta netta gravante sui singoli contribuenti e il sostegno ai redditi disponibili presuppone una riforma fiscale di San Marino di “ampio respiro” che migliori il framework dell’imposta con riferimento a criteri fondamentali quali equità (verticale e orizzontale) ed efficienza.

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La Proposta di Riforma Fiscale di San Marino L’evoluzione del Binomio “Trasparenza-Competitività”

L’intensa attività svolta dalla Repubblica di San Marino dal 2009 per l’allineamento del proprio ordinamento ai nuovi standards di trasparenza e scambio di informazioni condivisi dalla comunità internazionale rende necessaria un’azione di riforma della vigente normativa fiscale sammarinese. 

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Il Portale a Supporto della Didattica e della Gestione

L’ambiente accademico sta attraversando un momento di profonda trasformazione: la riforma dei corsi di studio universitari, l’affermarsi di percorsi formativi sempre più differenziati, l’avvio delle partnership tra Università e mondo del lavoro. Tutti elementi che rendono sempre più difficoltosa la gestione della formazione universitaria e richiedono una maggiore attitudine alla competitività nell’erogazione del servizio.

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Le Esimenti per la Deducibilità dei Costi «Black List» non Escludono l’Onere della Prova di Inerenza

Con la sentenza n. 357 del 2010 la Commissione tributaria provinciale di Milano interviene sul tema dei rapporti tra le imprese nazionali e quelle residenti o localizzate nei paradisi fiscali, affermando il principio secondo cui, ai fini della dimostrazione dell’«effettivo interesse economico» e dalla «concreta esecuzione» delle operazioni poste in essere con imprese residenti in Paesi «black list», la prova fornita dal contribuente può essere ritenuta valida se il fornitore estero è l’unico soggetto da cui è possibile acquistare il prodotto oggetto della transazione ovvero se, a parità di condizioni, sia sul mercato interno che internazionale non vi siano alternative migliori, e se viene esibita idonea documentazione relativa all’effettuazione dell’operazione. 

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Transfer Pricing – Criminal Tax Risks under Italian Law

Transfer Pricing – Criminal Tax Risks under Italian Law The authors examine the potential criminal liability of taxpayers in the transfer pricing domain. In particular, they examine the types of criminal offences, the use of estimates regarding values, cases where penalties are not to be imposed, the burden of proof and who may be found criminally liable. 

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Procedure Arbitrali Contro la Doppia Imposizione Anche in Caso di “Sanzioni Gravi”?

Le procedure “amichevoli”, per risolvere controversie fiscali internazionali, dispongono ormai di numerose e consolidate fonti normative, tra cui la Convenzione arbitrale. L’Autorità competente di uno Stato contraente, tuttavia, non è tenuta ad avviare la procedura amichevole quando risulta certo che l’impresa è passibile di sanzioni gravi. 

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The ‘Center of Vital Interests’: A Review of Italy’s Rules on Tax Residence

The Italian Revenue Office has been forwarding questionnaires to many individuals who, in the last five years, registered with the Register Office for Italians Residing Abroad (AIRE) and subsequently returned to Italy, because of those individuals’ financial assets and shareholders’ equity held abroad or because of income produced in foreign countries during that period.

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