Le Esimenti per la Deducibilità dei Costi «Black List» non Escludono l’Onere della Prova di Inerenza

Con la sentenza n. 357 del 2010 la Commissione tributaria provinciale di Milano interviene sul tema dei rapporti tra le imprese nazionali e quelle residenti o localizzate nei paradisi fiscali, affermando il principio secondo cui, ai fini della dimostrazione dell’«effettivo interesse economico» e dalla «concreta esecuzione» delle operazioni poste in essere con imprese residenti in Paesi «black list», la prova fornita dal contribuente può essere ritenuta valida se il fornitore estero è l’unico soggetto da cui è possibile acquistare il prodotto oggetto della transazione ovvero se, a parità di condizioni, sia sul mercato interno che internazionale non vi siano alternative migliori, e se viene esibita idonea documentazione relativa all’effettuazione dell’operazione. 

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