Accordi Preventivi di Imprese con Attività Internazionale ad Ampio Raggio
/Dopo il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, Assonime interviene con la circolare n. 10.
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Dopo il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, Assonime interviene con la circolare n. 10.
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I documenti diffusi su un network di 214 mila società off-shore dimostrano l’importanza di strumenti efficaci e della cooperazione per contrastarla.
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Se si adotta il metodo storico, coltivatori diretti e IAP possono non considerare l’ulteriore rivalutazione del 10% prevista per il 2015.
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Alienazioni simulate ed altri atti fraudolenti non sono sufficienti ad integrare la fattispecie se il debito verso l’Erario può comunque essere soddisfatto.
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Le istanze non potranno limitarsi a chiedere genericamente un parere al Fisco ma dovranno riportare alcuni elementi nel dettaglio.
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La circolare n. 9 si sofferma sulle nuove tipologie di interpello e sulle modalità di presentazione delle istanze.
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Le Sezioni Unite confermano la rilevanza penale anche di tale condotta.
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La Suprema Corte fa il punto sulle violazioni da omessa vigilanza che, in base al TUF, danno luogo a sanzioni amministrative.
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La deduzione spetta dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro in 2 anni.
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La documentazione va certificata da incaricati della revisione legale, collegio sindacale o un professionista iscritto nel registro dei revisori.
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Al fine di rendere effettiva la cooperazione tra Stati membri in materia fiscale, lo scambio automatico di informazioni, previsto dalla Direttiva 2011/16/UE, viene esteso, dalla COM (2016)25, alla rendicontazione Paese per Paese.
Ciò implica la comunicazione, da parte delle imprese, di una serie definita di informazioni, alle quali dovrebbero poter accedere gli Stati membri in cui - sulla base delle informazioni contenute nella rendicontazione medesima - una o più imprese del gruppo multinazionale sono residenti a fini fiscali o sono soggette a imposizione in relazione alle attività svolte tramite una stabile organizzazione.
Ma nei gruppi è possibile difendersi ricorrendo alla teoria dei «vantaggi compensativi».
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Il DLgs. 8/2016 impatta sulle condotte che impediscono l’individuazione di chi esegue l’operazione.
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La Cassazione delimita l’ambito di operatività della clausola di prelazione riferita ai trasferimenti a titolo oneroso.
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