Temi Critici per l’Impresa che Affronta la Fase 2: Evoluzione ai Tempi del COVID-19

Nei Kanji orientali il segno che identifica il termine “crisi” incorpora il significato di “opportunità”. In questo momento di “timida” apertura e rilancio è iniziata, per le aziende una lenta fase di ripresa.
Diventa, dunque, necessario provare ad individuare quali siano le possibili “opportunità” che scaturiscono da tale contesto avendo acquisito la consapevolezza di un cambiamento incalzante che impone di doversi avvicinare a nuovi modelli organizzativi, basati su un’attenta pianificazione economico-finanziaria e non più sulla mera analisi dei dati storici, i quali, in questa fase di discontinuità, perdono di significato. Numerose sono le iniziative nel mondo privato che hanno identificato nuove opportunità per la gestione dei processi “core” e l’implementazione nonché l’affermazione di nuovi Modelli di business.

Pubblicato su: Amministrazione & Finanza n. 10/2020

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Politica Fiscale Coordinata per far fronte agli Impatti Economici dell’Emergenza

La pandemia di coronavirus, come affermato dall’OCSE, rappresenta la più severa crisi economica del ventunesimo secolo, subito dopo quella dell’11 settembre e della crisi finanziaria globale del 2008. A tal proposito, basti pensare che, secondo le stime OCSE, ogni mese di lockdown corrisponde a una perdita di PIL globale pari al 2%.

In tal senso, il documento pubblicato il 15 aprile 2020, “Tax and Fiscal Policy in Response to the Coronavirus Crisis: Strengthening Confidence and Resilience” offre, da un lato, una panoramica delle risposte sinora adottate dai Governi per proteggere la stabilità e la continuità aziendale delle imprese e dei lavoratori, dall’altro, le strategie che gli Stati dovranno adottare per rilanciare l’economia.

Pubblicato su: Eutekne - 11 maggio 2020

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L’Italia Migliora nella Risoluzione Amichevole delle Controversie Internazionali

La rapida espansione dei mercati dovuta alla globalizzazione ed il considerevole aumento dei flussi economici soprattutto in ambito digital, sta mettendo a dura prova la tenuta dei sistemi fiscali odierni che, a causa dei fenomeni di erosione della base imponibile mediante profit shifting, non riescono a garantire che i profitti siano tassati lì dove si svolgono le attività economiche e il valore è creato.

In siffatto scenario, si pone il progetto BEPS dell’OCSE il quale rappresenta il primo sostanziale rinnovamento delle norme fiscali internazionali. A tal riguardo, con l’Action 14 del progetto BEPS, l’OCSE mira a rendere il meccanismo di risoluzione amichevole delle controversie, di cui all’art. 25 del Modello di Convenzione OCSE, maggiormente efficace tra gli Stati membri dell’Inclusive Framework.

Pubblicato su: Eutekne - 27 aprile 2020

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Antonella Della Rovere Joins IWBank’s Board of Directors

Milan, Italy – April 20, 2020 – IWBank today announced that Antonella Della Rovere, partner of Crowe Valente, has been elected to IWBank’s board of directors. IWBank is an Italian online bank owned by UBI Banca Group, the fourth largest banking Group in Italy that has Dario Di Muro as the CEO.

The board of directors of IWBank is renewed with a new chairman and the addition of four board members. Andrea Cuomo will replace Massimo Capuano as Chairman of the Bank that was holding the position from 2013. The new board members are Paolo Prandi, Antonella Della Rovere, Elisabetta Beatrice Cugnasca e Leonardo Rubattu.

Antonella Della Rovere is a partner of Crowe Valente where she is responsible for the development of the relations with large companies and institutions. Previously, she has worked for banks, insurance and consulting firms. For many years she has carried out research activities at universities and is an author or numerous publications.

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Da Riesaminare gli Strumenti per la Regolazione dell’Insolvenza

La necessità che l’imprenditore sia in grado di offrire pronta risposta alle implicazioni legate al COVID-19 si desume dalla stessa norma di cui all’art. 3 del Codice della crisi (CCII), il quale invita:

  • l’imprenditore individuale ad adottare “misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere, senza indugio, le iniziative necessarie a farvi fronte”;

  • l’imprenditore collettivo ad adottare “un assetto organizzativo adeguato ai sensi dell’art. 2086 c.c. ai fini della tempestiva rilevazione della stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative”.

Pubblicato su: Eutekne Info - 31 marzo 2020

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Con l’Emergenza Piani Aziendali da Riformulare per Fronteggiare la Crisi

L’emergenza globale coronavirus sta mettendo in crisi, in modo del tutto trasversale, non solo il sistema sanitario, ma anche quello economico.
In questo senso, l’impatto economico legato al COVID-19 sta condizionando severamente l’andamento e la stabilità finanziaria di numerose imprese le quali, in maniera imprevista, potrebbero passare da un (attuale) stato di salute ottimale a uno stato di insolvenza, vale a dire quello stato che, stando al dettato dell’art. 2 lett. b) del Codice della crisi, “si manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni”.

Pubblicato su: Eutekne Info - 25 marzo 2020

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Italy Issues Changes to the Operation of Country-by-Country Reporting

The Ministry of Economy and Finance has produced some amendments regarding the use of the data and information contained in country-by-country reporting (CbCR) with the Ministerial Decree no. 194 of August 8 2019 (hereinafter, the Decree). Pursuant to Article 4 of the Decree of February 23 2017, the information contained in CbCR concerns consolidated data relating to all the companies of the group analysed regarding revenues, profits, taxes, etc., as well as the definition of all the activities and functions carried out by the group’s entities.

Pubblicato su: www.itrinsight.com (Local Insights) - gennaio 2020

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Regime Speciale IVA per le PMI: verso Minori Oneri di Conformità nelle Operazioni Trasfrontaliere

Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di modifica della direttiva IVA relativa al regime speciale per le piccole imprese, con l’obiettivo di creare un sistema moderno e semplificato per le piccole imprese che effettuano operazioni transfrontaliere, volto a ridurre gli oneri di conformità in materia di IVA che gravano sulle imprese e ad accelerare il processo di armonizzazione del sistema IVA a livello europeo.
L’effetto delle nuove regole è stimato in un aumento del 13,5% delle attività transfrontaliere, con una diminuzione dei costi di conformità del 18% (dagli attuali 68 miliardi di euro a poco più di 56 miliardi).

Pubblicato su: Ipsoa - 24 gennaio 2020

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Evaluating TP Policies in Loss-Making Companies

During tax audits, tax authorities frequently focus on companies within multinational groups that book steady losses over several years. In these companies, behind the losses authorities often find transfer pricing policies that are not in compliance with the arm’s-length principle. This observation is supported by the 2017 OECD Transfer Pricing Guidelines 2017 (para 1.129 – 1.131).

According to the OECD Guidelines, when a company that belongs to a multinational group consistently books losses while its multinational parent remains profitable, authorities must analyse its tax practices, paying particular attention to the TP policies.

Pubblicato su: ITR - International Tax Review - 05 dicembre 2019

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Italy Amends its Patent Box Regulation

The patent box regime was introduced in Italy with the Legge di Stabilità 2015 and has been subject to amendments over subsequent years. The aim of this regime is to provide for tax relief on income deriving from intangible assets like industrial patent and intellectual property designs and models.

The original regulation provided for the obligation to undergo a ruling procedure by the Italian tax authority to identify methods of determining the qualified income deriving from the direct use of intangible assets (in the case of indirect use of intangible assets, this ruling was not mandatory).

Pubblicato su: ITR - International Tax Review - 30 ottobre 2019

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Rideterminazione del Credito d’Imposta per i Redditi Prodotti all’Estero in Caso di Maggior Imponibile Accertato in Italia

Con la circolare n. 4/E del 21 marzo 2019 l’Agenzia delle entrate - Direzione Centrale Grandi Contribuenti - ha fornito chiarimenti con riferimento a due differenti fattispecie in materia di accertamento.
Il primo caso riguarda il tema relativo alla possibilità di scomputo delle perdite pregresse ad integrale abbattimento del maggior imponibile accertato, anziché nel limite dell’80% previsto dal comma 1 dell’art. 84 del T.U.I.R.
In particolare, ci si riferisce all’ipotesi in cui, in sede di dichiarazione, il contribuente non abbia compensato tutte le perdite pregresse disponibili e utilizzabili nel limite dell’80% del reddito imponibile ai sensi di quanto previsto dall’art. 84, comma 1, del T.U.I.R., ma solo una parte di esse, in modo da usufruire di crediti di imposta, ritenute alla fonte a titolo di acconto, versamenti in acconto, in detrazione dell’imposta dovuta.
Il secondo caso, oggetto della presente trattazione, si riferisce invece alla possibilità di ricalcolare l’ammontare del credito per le imposte pagate all’estero secondo quanto previsto dall’art. 165 del T.U.I.R., ai fini della sua detrazione dalla maggiore imposta dovuta in sede di accertamento.

Pubblicato su: il fisco 17/2019

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Prospettive della Digital Economy in Ambito Internazionale, Europeo e Nazionale

Organismi sovranazionali (in primis OCSE e UE) e nazionali hanno espresso crescente preoccupazione per la pianificazione fiscale delle imprese multinazionali che si avvalgono delle differenze presenti nei diversi sistemi fiscali per ridurre “artificialmente” il reddito imponibile nonché per spostare i profitti in Paesi a fiscalità privilegiata.

In tale contesto la problematica della tassazione delle imprese multinazionali c.d. digitali assume notevole rilevanza in quanto, in ragione della forte componente intangibile, riescono a sottrarsi all’imposizione, localizzando i redditi in giurisdizioni caratterizzate da fiscalità vantaggiosa.

Pubblicato su: il fisco 10/2019

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Nuova Disciplina dell’Exit Tax: Estensione dell’Ambito Applicativo e Richiamo al Valore di Mercato

In attuazione di quanto previsto dalla Direttiva ATAD I (Direttiva UE 2016/1164), come modificata dalla Direttiva ATAD II (Direttiva UE 2017/952), l’art. 2 del D.Lgs. 29 novembre 2018, n. 142 (di seguito, il “Decreto”) ha apportato significative novità alla disciplina domestica in materia di exit tax.
Nello specifico, l’attuazione della disposizione di cui all’art. 5 della Direttiva ATAD I rubricato “imposizione in uscita” ha determinato la sostituzione dell’art. 166 del T.U.I.R. il quale si occupa del trasferimento all’estero della residenza dei contribuenti che sono imprese commerciali.
Si ricorda che la disciplina della c.d. exit tax, contenuta nella precedente formulazione della norma di cui all’art. 166 T.U.I.R., disponeva che il trasferimento all’estero della residenza, per i soggetti che esercitano imprese commerciali, qualora determini perdita della residenza ai fini delle imposte sui redditi, costituisce realizzo al valore normale dei componenti dell’azienda o del complesso aziendale, salvo che gli stessi non siano confluiti in una stabile organizzazione situata nel territorio dello Stato.

Pubblicato su: il fisco 4/2019

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L’Efficace Attuazione dell’Action 14 del Progetto BEPS: le Procedure di “Peer Review and Monitoring Process”

La sentita necessità di rendere maggiormente efficace il meccanismo di risoluzione delle controversie di cui all’art. 25 del Modello di Convenzione OCSE ha reso indispensabile istituire un processo di valutazione e monitoraggio (c.d. Peer Review and Monitoring Process) delle iniziative adottate dagli Stati membri dell’“FTA MAP Forum” per l’attuazione dell’Action 14 del progetto BEPS.

L’istituzione del meccanismo in questione si è reso indispensabile per assicurare l’effettiva implementazione degli standard minimi previsti dall’Action 14 al fine di conferire maggiore efficacia alle procedure di risoluzione amichevole delle controversie (c.d. Mutual Agreement Procedure o “MAP”).

Il processo di peer review e di monitoring è delineato in maniera dettagliata all’interno del documento “BEPS Action 14 on More Effective Dispute Resolution Mechanisms - Peer Review Documents”, pubblicato ad ottobre 2016. Il documento si propone di fornire tutte le informazioni necessarie per consentire agli Stati di effettuare una valutazione dei meccanismi di risoluzione delle controversie e si compone di quattro parti.

Pubblicato su: Fiscalità & Commercio Internazionale n. 1/2019

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Politica Fiscale UE: l’Europa verso il Voto a Maggioranza Qualificata

Superare la regola dell’unanimità nel processo decisionale in alcuni settori della politica fiscale dell’UE a favore del voto a maggioranza qualificata: è l’invito della Commissione UE agli Stati membri e al Parlamento europeo. Il passaggio al voto a maggioranza qualificata consentirebbe di attuare proposte rimaste bloccate per anni e di evitare gli ingenti costi connessi ai ritardi.

Ad esempio, l’approvazione della proposta di direttiva che introduce misure per il funzionamento del sistema dell’IVA definitivo potrebbe ridurre l’evasione fiscale; la proposta per una base imponibile comune consolidata consentirebbe di accrescere gli investimenti all’interno dell’Unione europea; la proposta che prevede un’imposta sulle transazioni finanziarie determinerebbe 57 miliardi di entrate annue; 5 miliardi di gettito potrebbero, invece, arrivare dall’introduzione dell’imposta sui servizi digitali.

Pubblicato su: Ipsoa - 24 gennaio 2019

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