Il Quadro Rw Mette in Crisi l'Immigrato

La regolarizzazione di beni immobili collocati in Paesi "collaborativi" (elencati in allegato alla circ. Agenzia Entrate 10.10.2009 n. 43) è possibile nei seguenti casi:
- se per il relativo acquisto è stata violata la normativa sul trasporto al seguito (ad esempio, tramite l'omessa presentazione della dichiarazione doganale) e con quei soldi si è poi proceduto all'acquisto del bene;
- se l'immobile è tenuto a disposizione in un Paese che lo assoggetta a tassazione (ad esempio, la Spagna);
- se il possessore dell'immobile ha posto in essere comportamenti che producono un reddito imponibile in Italia (in particolare, vendita o affitto dell'immobile);
- se si è violata la normativa sul monitoraggio fiscale, pur avendo assoggettato a tassazione in Italia i redditi dell'immobile (ovvero quando non si compila il modulo RW, ma si dichiara il canone percepito della locazione nel quadro RL di UNICO).

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Risoluzione di Conflitti in Materia di Transfer Pricing

Con il presente lavoro s’intende fornire il quadro dei procedimenti amministrativi cui i paesi aderenti all’Ocse possono far ricorso al fine della prevenzione e della composizione delle controversie in materia di transfer pricing, nonché della minimizzazione del rischio di doppia imposizione, che, in particolare, si verifica quando, in fase di rettifica dei prezzi, lo stesso reddito viene tassato contemporaneamente nei paesi coinvolti dalle transazioni.

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Aliquote Fiscali: Trend negli Stati Membri dell’Unione Europea

Il Rapporto della Commissione europea del 2009 evidenzia una sostanziale e diffusa tendenza, all’interno dell’Unione Europea, verso la diminuzione delle aliquote fiscali. In un arco temporale di quindici anni (dal 1995 al 2009) – con l’eccezione di Finlandia e Ungheria che hanno subito un incremento, rispettivamente, dell’1% e dell’1,7% – tutti i Paesi membri sono stati interessati da un processo di decremento delle aliquote di imposta sui redditi delle società. 

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Il "Centro degli Interessi Vitali" Note sulla Disciplina della Residenza Fiscale delle Persone Fisiche

È notizia di attualità l’invio da parte dell’Amministrazione finanziaria di numerosi questionari ai soggetti iscritti all’Aire nell’ultimo quinquennio e successivamente rientrati in Italia in ordine alle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero o ai redditi prodotti all’estero nel periodo.

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Per le Violazioni Penali Copertura a Maglie Larghe

Copertura penale allargata per chi aderisce allo scudo fiscale. Se infatti, in origine, il decreto legge 78/09 (che, con l'articolo 13-bis, ha introdotto la terza edizione della sanatoria) prevedeva la non punibilità solo per i reati di "dichiarazione infedele" (regolato dall'articolo 4 dal decreto legislativo 74/00) e di "omessa dichiarazione" (articolo 5dello stesso decreto legislativo) delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto, oltre che per alcuni vecchi reati previsti dalla legge 516/82, il decreto legge 103 del 2009 (correttivo del decreto 78) ha però esteso la tutela penale a tutti i reati coperti dai precedenti scudi, vale a dire tutti quelli indicati dall'articolo 8, comma 6, lettera c, della legge 289 del 2002.

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Ok alla Tassazione del Beneficio Straordinario Concesso alla Collegata non Residente

Secondo l’Avvocato generale, la libertà di stabilimento non impedisce ad uno Stato di prevedere l’imposizione di un beneficio straordinario o senza contropartita in capo ad una società residente, da essa concesso ad una società collegata non residente, laddove la medesima tassazione non è, invece, prevista quando la collegata sia una società residente.

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Operazione Utilizzabile «a Sfavore» per i Reati Senza Copertura

Dopo il voto di fiducia da parte della Camera dei Deputati al DDL di conversione del DL 103/2009, sono divenute definitive le seguenti modifiche alla disciplina dello scudo-fiscale:
- modifica del termine ultimo per l'emersione, fissato al 15.12.2009;
- precisazioni su quali sono le sedi "giuridiche" in cui lo scudo fiscale non può essere utilizzato a sfavore del contribuente;
- esclusione delle segnalazioni ai fini della normativa antiriciclaggio per gli illeciti tributari e societari;
- maggiore copertura ai fini penali;
- estensione della disciplina alle società controllate e collegate estere per cui si applica il regime CFC di cui agli artt. 167 e 168 del TUIR.

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Lotta Sovranazionale al Riciclaggio Principi, Metodi e Raccomandazioni. L’Azione di San Marino

Condivisione di principi comuni e scambio di informazioni costituiscono strumenti imprescindibili nella lotta contro il riciclaggio di capitali derivanti da attività illecite. Lungo queste direttive si sono infatti mosse due fra le principali organizzazioni internazionali, il Fatf e il Moneyval, elaborando una serie di “raccomandazioni” che, da ultimo, anche la Repubblica di San Marino ha inteso recepire dotandosi di un articolato impianto normativo anti-riciclaggio.

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Vietate le Richieste Verso più Contribuenti

Gli ultimi sviluppi internazionali hanno riportato in primo piano lo scambio di informazioni fiscali tra stati. Secondo la definizione fornita dall’Ocse, questo flusso informtativo – previsto dall’articolo 26 del modello Ocse – si ha quando uno stato contraente richiede a un altro informazioni fiscali specifiche relative a un certo contribuente, purché “prevedibilmente rilevanti” per applicazione della legge interna dello stato richiedente.

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