L’adeguata identificazione della clientela, obbligo già presente nel Decreto Legislativo n.56/2004, è stata rafforzata dal D.Lgs n. 231/2007 e ampliata dalla IV Direttiva Antiriciclaggio (Direttiva (UE) 2015/849, recepita dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90), il cui scopo era quello di migliorare la coerenza delle norme in materia di antiriciclaggio e di lotta contro il finanziamento del terrorismo in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea.

I nostri clienti sono identificati conformemente alla legislazione in materia di contrasto al riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo e alle linee guida del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.

Nel caso di soggetti diversi dalle persone fisiche, l’identificazione riguarda anche il cosiddetto “titolare effettivo”, ovverosia il “beneficiario finale” della prestazione professionale.

I professionisti, oltre a essere coinvolti periodicamente in corsi di formazione e aggiornamento circa l’evoluzione normativa e le modalità operative da applicare per il contrasto al riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento al terrorismo, contribuiscono ad attività di redazione e di editoria in materia di antiriciclaggio.

I professionisti effettuano periodicamente, attività di check-up e di due diligence a favore dei nostri clienti in materia di antiriciclaggio.